Azar Nafisi nasce a Tehran il 1 dicembre 1948. Per volontà del padre Ahmad Nafisi, nominato sindaco nel 1961, e della madre Nezhat Nafisi, prima donna ad essere eletta nel parlamento iraniano, resterà in patria fino ai tredici anni per continuare successivamente i propri studi all’estero, prima in Inghilterra e in seguito negli Stati Uniti, dove otterrà la Laurea in letteratura inglese e americana presso l’Università dell’Oklahoma. Tornata in patria, diviene docente presso l’Università di Tehran dove insegnerà letteratura inglese fino al 1995. Dal 1978 i suoi valori e ideali si scontrano con le nuove leggi del paese frutto della Rivoluzione Islamica e della conquista del potere da parte dell’Ayatollah Ruhollah Khomeini, costringendola prima all’espulsione forzata dal suo ruolo di docente e infine al licenziamento. Costretta ad abbandonare l’insegnamento ma tenacemente oppositrice del regime, Azar Nafisi continua a impartire lezioni di letteratura ad alcune delle sue studentesse più brillanti, riunendole clandestinamente nella propria abitazione privata dove insieme analizzano e criticano molte delle opere della letteratura inglese messe all’indice dal governo iraniano, quali ad esempio: Madame Bovary, Il Grande Gatsby e Lolita. Nel 1997, quando l’autrice si trasferirà negli Stati Uniti, scriverà di questa esperienza e del suo difficile rapporto con il regime nel suo libro Leggere Lolita a Tehran, pubblicato nel 2003. Lasciata la propria patria, Azar Nafisi diviene un’autrice translingue, decidendo di abbandonare la propria lingua madre, il persiano, per dedicarsi alla scrittura in inglese. Autrice di numerosi saggi di critica letteraria, nel 2009 pubblica il suo libro di memorie Le cose che non ho detto all’interno del quale ripercorre la sua vita, dall’infanzia a Tehran, all’arresto del padre per ragioni politiche, fino al definitivo trasferimento negli Stati Uniti. La sua ultima opera, La Repubblica dell’immaginazione viene pubblicata nel 2014.

(a cura di Chiara Martini)


(Fonte immagine:https://en.wikipedia.org/wiki/Azar_Nafisi#/media/File:Azar_Nafisi_2015.jpg)